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69° anniversario della fucilazione di Luigi “Carmen” Ruggeri

Associazione Nazionale Partigiani Italiani – Associazione Nazionale Partigiani Cristiani – Associazione Nazionale Divisione Acqui” – Comitato Difesa e Sviluppo Democrazia – Comune di Pozzaglio

chiamano i cittadini a celebrare il 69° anniversario della fucilazione, da parte delle brigate nere, del comandante partigiano
Luigi “Carmen” Ruggeri
sottufficiale della Guardia di Finanza, Medaglia d’argento al Valor Militare

e uniscono al suo ricordo anche quello di tutti i caduti nella Guerra di Liberazione, per rinnovarne la memoria, l’opera e il sacrificio compiuti per la libertà e la pace in Europa.

Ciò si rende ancor più necessario in questo momento di difficile crisi economica, sociale e morale, per riconfermare l’attualità dei Valori della Resistenza, che ispirarono la Carta Costituzionale, soprattutto in materia di giustizia sociale, di difesa delle autonomie locali, di diritti del lavoro e di una politica di riforme, con particolare riguardo alla ricerca e all’istruzione che possa aprire ai giovani un futuro di lavoro e di sicurezza.

Programma
Pozzaglio – domenica 29 settembre 2012
ore 10,00 – In Piazza del Comune raduno autorità e partecipanti con gonfaloni e bandiere
ore 10,15 – Nel salone del Consiglio saluto di apertura di Dante Baccinelli, Sindaco di Pozzaglio – intervento di Giuseppe Azzoni, direttivo provinciale ANPI Cremona
ore 11,00 – Dalla Piazza partirà il corteo per deporre una corona di fiori alla lapide collocata nel luogo dove Luigi “Carmen” Ruggeri venne fucilato

8 settembre 2013

Saluti alle autorità civili e militari, alle associazioni d’arma.

Oggi, otto settembre, celebriamo il 70° anniversario dell’inizio della Guerra di Liberazione Nazionale.
Il 1943 fu infatti l’anno della svolta nella Seconda Guerra Mondiale.
Sul fronte orientale inizia la controffensiva dell’Armata Rossa e il 10 luglio lo sbarco degli Alleati in Sicilia.
Si acuisce così la crisi politica e militare del fascismo, che era già stato scosso dagli scioperi del marzo 1943 nelle fabbriche del nord Italia. Continua »

Castelvetro Piacentino – Resistenza in festa

28-29-30 giugno 2013
Parco Coop • Via Bernini • Castelvetro Piacentino

Dal programma: (vedi il programma completo)

Venerdì 28 giugno

ore 21.00: Inaugurazione della festa e saluto dei presidenti provinciali Anpi Piacenza e Anpi Cremona

ore 21.15 Giuseppe Azzoni e Rodolfo Bona: Presentazione del volume “Fascismo a Cremona e nella sua provincia 1922-1945”. A cura di ANPI Cremona

ore 21.45 Donne piacentine nella Resistenza. Ricerca storica di Iara Meloni con voci narranti e accompagnamento musicale. Continua »

Gli antifascisti cremonesi anche quest’anno al Col del Lys

Nel ricordo dei 2.024 Caduti nelle valli di Susa, Chisone, Sangone e Lanzo; nel ricordo dei 14 cremonesi caduti lassù per la Libertà; nel ricordo degli oltre 120 partigiani cremonesi che combatterono in quelle valli; ANPI Cremona organizza anche quest’anno la partecipazione alla manifestazione nella quale, tra gli altri, prenderà la parola Ivano Piazzi (Lupo), partigiano cremonese combattente in Val Susa nella XVII Brigata Garibaldi “Felice Cima”. Nell’occasione sarà scoperta una targa in memoria di Enrico “Kiro” Fogliazza.

A chiusura ufficiale della manifestazione, come ogni anno, ciascun cremonese deporrà un fiore ai piedi del Monumento che ricorda l’eccidio del Col del Lys.

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Crema: presentazione del libro “Fascismo a Cremona e nella sua provincia”

La Sezione ANPI “Enrica Gandolfi – Francesco Ronchi” Crema
Venerdì 17 maggio 2013 ore 21
presso Sala della Provincia – via Giacomo Matteotti
presenta il libro Fascismo a Cremona e nella sua provincia 1922–1945.

Ne discutono con l’autore della ricerca Giuseppe Azzoni
Romano DASTI coautore del Libro
Felice LOPOPOLO Presidente Centro Ricerca Galmozzi
Mariella LAUDADIO Presidente ANPI Provinciale
Presiede Paolo Balzari ANPI Crema

25 aprile 2013

È molto difficile quest’anno augurare buon 25 aprile.

In un momento grave e buio per il Paese l’Anpi sente di dover richiamare tutti al senso di responsabilità nella difesa della Costituzione nata dalla Resistenza, perché è in momenti come questo, con la stragrande maggioranza dei cittadini in profonda difficoltà, giovani e meno giovani senza lavoro, famiglie senza un’abitazione decente, gli italiani impotenti di fronte alla corruzione e senza più fiducia nel futuro, è in momenti come questo che si fa strada la tentazione di rinunciare ai propri diritti in cambio di un illusorio miglioramento della propria condizione individuale; ed è in momenti come questo che trovano spazio gruppi e movimenti neofascisti che nascondono dietro campagne di solidarietà sociale e associazionismo culturale un’idea di società autoritaria, violenta e razzista, basata su politiche xenofobe e revisioniste.

L’Anpi chiede oggi che non si giochi con la storia, che non si neghi, che non si mistifichi, che non si dimentichi; scrive Pasolini: “L’Italia rimuove il proprio passato; se l’Italia avesse cura della propria storia, della propria memoria, si accorgerebbe che i regimi non nascono dal nulla, sono il portato di veleni antichi, di metastasi sempre vive”.

In tanti morirono negli anni fra il ‘43 e il ‘45, e noi rispettiamo tutti i morti; ma sia chiaro che non possiamo e non dobbiamo confondere le vittime con i carnefici. Non è per questo che i partigiani che qui oggi ricordiamo e i cui ideali guidano l’azione dell’Anpi, non è per questo che i partigiani hanno combattuto e sono morti, non è per questa Italia smemorata!

E allora il nostro è un grido di allarme rivolto ai cittadini: rifiutiamoci di prestare orecchio a chi ci vorrebbe indifferenti, noi chiediamo agli antifascisti tutti di non rispondere alle provocazioni delle nuove destre estreme ed alle vergognose aggressioni che esse mettono in atto, rifiutiamo qualsiasi violenza: apriamo le nostre menti, pensiamo con la nostra testa: non si esce dalla crisi, morale ed economica, tornando ad un passato nefasto che la storia ha condannato, non è con il fascismo, il populismo e la demagogia che si esce dalla crisi, ma con più lavoro, più diritti, più giustizia sociale: in una parola “più Costituzione”. E ricordiamoci che le libertà costituzionali conquistate con la Lotta di liberazione bisogna riguadagnarsele ogni giorno, ancora ed ancora.

Alle istituzioni chiediamo di stare all’erta, di non sottovalutare i segnali preoccupanti, e non concedere spazio a gruppi chiaramente di estrema destra che diventano sempre più folti e aggressivi anche nella nostra città e nel nostro territorio, di applicare le leggi e la Costituzione, per non diventare complici involontari di chi vorrebbe farci uscire dalla crisi imboccando la porta sbagliata.

Lo chiedono i nostri morti, quelli che hanno sacrificato la giovinezza e la vita per donarci un mondo migliore, come Brugnolotti e Barabaschi, i cui nomi sono stati finalmente scolpiti insieme agli altri sulla lapide in cortile Federico II e lo chiedono quelli, come Kiro, che ormai vive solo nei nostri cuori resistenti, che hanno operato fino all’ultimo respiro perché quel sacrificio non andasse sprecato. Raccogliamo il testimone che i partigiani ci hanno lasciato, non lasciamolo cadere.

Noi celebriamo oggi la vittoria sul fascismo, ma non dimentichiamo che chi vinse il 25 aprile del ‘45 vinse per tutti, perché i frutti di quella vittoria nutrono la vita di tutti.

Viva l’Italia, Viva la Resistenza, Viva la Costituzione.

Mariella Laudadio, Presidente Anpi Cremona

Le resistenti

Venerdì 5 aprile al Circolo Signorini – Via Castelleone 7, nell’ambito di Liberarci 2013, in collaborazione con l’Anpi di Cremona:
Donne protagoniste – dalla Resistenza alla democrazia, Debora Migliucci, Direttrice dell’Archivio del Lavoro CGIL di Milano.
Con contributi di Giuseppe Azzoni ed Ennio Serventi, ANPI Cremona.
A seguire canti popolari con Simona Maffini, Roberta Mozzi e Maurizio Corda.
Sono inoltre esposte le fotografie della mostra itinerante di Paolo Bona, Donne partigiane.

Pubblichiamo gli appunti per l’intervento di Giuseppe Azzoni.

Si riportano di seguito i nominativi contenuti nel Registro del Distretto Militare di Cremona con l’elenco delle donne riconosciute con la qualifica di “ partigiana combattente” o “patriota”
L’elenco reca l’intestazione Ruolo matricolare del distretto militare. Partigiane e patriote. Ruolo impiantato a norma circ. 40040/11/16/T in data 31.3.1952.
A mano, per tutti i nomi di questo elenco, qui è scritto “in territorio metropolitano contro i tedeschi”.
Io ho organizzato l’elenco per cognome e nome, seguito da anno e comune di nascita – formazione di appartenenza – periodo riconosciuto. Ho messo l’annotazione di “Patriota” dove è così segnato, per il resto vale sempre quella di “Partigiana combattente” che quindi non ho ripetuto.

Giuseppe Azzoni Continua »

Dedica

In occasione della presentazione del libro “Fascismo a Cremona e nella sua provincia” il prof. Mario Coppetti, già presidente provinciale dell’Anpi cremonese, ha voluto offrire una targa a Giuseppe Azzoni, autore della ricerca e coordinatore del gruppo di lavoro che ha realizzato il volume, con la seguente iscrizione:

“a nome di tutti quelli che hai tolto dall’anonimato e che non sono più”