Giorgio Luzzini nuovo Presidente cittadino dell’ANPI

Sabato 4 marzo si è riunito il Comitato della Sezione “S. Allende” dell’ANPI cittadina, presente il presidente provinciale prof. Gian Carlo Corada.
Nel corso della riunione, che ha discusso delle iniziative per le prossime ricorrenze del 25 Aprile e del 2 Giugno e della apposizione di alcune targhe su luoghi storici della Resistenza locale, è stato eletto il nuovo presidente cittadino.

La presidente uscente Valentina Corbani aveva infatti rassegnato nei giorni scorsi le dimissioni per motivi strettamente personali; continuerà comunque a far parte del comitato ed a lei sono stati rivolti i ringraziamenti per l’attività svolta (tra cui un utilissimo riordino della ricca biblioteca della sede).

È stato quindi designato, all’unanimità, Giorgio Luzzini come nuovo presidente della sezione ANPI “Salvador Allende”. Luzzini è sin dai tempi del presidente Kiro Fogliazza l’attivo organizzatore della sede dell’Associazione di via del Foppone.

Il tribunale del duce

Società Filodrammatica Cremonese – rassegna Filo-libri
in partnership con Associazione Zanoni – L’Eco del Popolo – A.N.P.I. – Associazione Partigiani Cristiani
Venerdì 10 marzo 2017 ore 17,30
Sala Convegni Circolo Filo – Piazza Filodrammatici, 2 Cremona
presentazione del volume IL TRIBUNALE DEL DUCE (Edizioni Mondadori)
L’autore MIMMO FRANZINELLI storico del fascismo e dell’Italia repubblicana
SI CONFRONTA CON:
Giancarlo CORADA Storico
Barbara CAFFI Giornalista La Provincia
Mario COPPETTI Testimone di quel periodo
Il libro di Mimmo Franzinelli, basato su fonti d’archivio sinora inesplorate, riempie il «vuoto» della ricerca storiografica, e lo fa documentando attività e funzioni del Tribunale, svelando l’intreccio tra persecutori e perseguitati, raccontando i segreti, assai poco commendevoli, della magistratura di regime Nel corso della conferenza opererà, in collaborazione con la Libreria Feltrinelli, un book corner per la distribuzione del libro.

Testimonianza del partigiano Franco Tentoni sull’assistenza sanitaria nella 54a brigata Garibaldi

Nell’estate del 1944 Franco Tentoni, studente del 3° anno di medicina, fu il responsabile dell’assistenza sanitaria ai partigiani ed alla popolazione di Valsaviore. La sua attività, conclusasi forzatamente con l’arresto durante una missione a Bienno il 28 settembre, viene qui riassunta in un memoriale della fine degli anni ’70.
Tentoni conferma, dal suo particolare angolo prospettico, la generale solidarietà della cittadinanza con i partigiani, fattore di tenuta e di sostegno della formazione comandata da Nino Parisi.

La nostra brigata, la 54a Garibaldi, che operava in Valsaviore, aveva due livelli di assistenza medica: uno di base e uno operativo superiore. Quest’ultimo dipendeva dagli alti comandi medici veri e propri visitavano, sia pure ad ampi intervalli di tempo, gli uomini che ne avessero particolare bisogno ed erano in collegamento con medici e farmacisti residenti, talché si riusciva anche a nascondere e portare in luoghi più adatti i feriti gravi (come avvenne per il vice comandante della brigata dopo la mia cattura).  Continua »

La medaglia della Liberazione al partigiano Franco Tentoni

Venerdì 17 febbraio alle ore 11 a Cremona in San Vitale (dietro Piazza Marconi) il Prefetto conferirà al Partigiano Franco Tentoni, che operò in Valsaviore (Brescia), la Medaglia della Liberazione, concessa dal Ministero della Difesa a tutti i partigiani viventi (vedi scheda).

Franco Tentoni è nato ad Ancona il 28 maggio del 1923. Oggi è residente a Pizzighettone.
Studente in Medicina, nell’estate del 1944 entrò a far parte della 54a Brigata della 1a Divisione Garibaldi operante in Valsaviore (BS). Prestò volontariamente assistenza alla popolazione di Cevo e curò i partigiani feriti. Il 27 settembre del 1944, spostatosi a Bienno per partecipare ad una azione armata, venne arrestato dai fascisti e tradotto nel carcere di Brescia, dove rimase fino all’11 novembre. A fine novembre un delegato della Valsaviore si recò dal medico provinciale di Brescia con la richiesta di averlo come medico, visto che nessuno voleva andare là. Così avvenne. Dopo la guerra, Franco Tentoni si laureò in medicina ed esercitò la professione. (Per la testimonianza di Franco Tentoni si veda La Resitenza bresciana, n. 10, 1979, pp.105-106; anche in Mimmo Franzinelli, La baraonda, vol. 2.)

Gian Carlo Corada e Claudio Pasinetti, Presidenti dell’ Anpi di Cremona e della Valsaviore, esprimono a nome delle rispettive Associazioni il più vivo apprezzamento per un tale riconoscimento ed indicano alle nuove generazioni come esempio il comportamento solidaristico e patriottico del dottor Franco Tentoni.

Sulle nuove destre

Destre europee e legami con neofascismo e neonazismo – il “web nero”
venerdì 3 febbraio 2017 ore 17
Sala Eventi – Spazio comune, piazza Stradivari, Cremona
Relatori:
Saverio Ferrari, scrittore ed esperto dei movimenti dell’estrema destra
Marinella Mandelli, studiosa dell’Osservatorio Democratico sulle nuove destre
Introduce:
Gian Carlo Corada. presidente ANPI provinciale Cremona

Comitato provinciale ANPI, 14 gennaio 2017

Sabato 14 gennaio ha avuto luogo una importante riunione del Comitato provinciale ANPI di Cremona, presenti pressochè tutti i componenti. Dopo l’ampia relazione del Presidente Giancarlo Corada ed un commosso ricordo del compagno partigiano Giuseppe Rossi, recentemente scomparso, si sono registrati numerosi interventi. Hanno parlato Bettenzoli (Crema), Malaggi (Pessina), Bellin (Vailate), Filippazzi (Soresina), Roseghini (Casalmaggiore), Laudadio, Carotti, Abeni, Montuori, Serventi, Antoniazzi (Cremona).
Si è innanzitutto valutata positivamente l’azione dell’ANPI nella campagna referendaria conclusasi il 4 dicembre con forti affermazioni sia della partecipazione al voto che del “no”. Ora – si è affermato nella relazione e nel dibattito – si tratterà di sottolineare e dare continuità ai temi della attuazione della Costituzione ed alla rivendicazione di politiche concrete che diano risposte su sicurezza, lavoro, giustizia sociale contro ogni privilegio. Continua »

Un PCI cremonese motivato e compatto

Quel 1946 della Repubblica e della Costituente (12)

Comunismo e comunisti: l’averli esecrati senza tregua né limite e perseguitati da parte del nazifascismo si trasformò in forza e credibilità ideali e politiche. Anche perché in effetti, negli anni del regime e della resistenza, i comunisti erano apparsi i più tenaci avversari dei fascisti e poi degli occupanti tedeschi. E nel contempo i più decisi a battersi per gli interessi della parte dei lavoratori salariati. Sullo sfondo un enorme prestigio dell’URSS appena uscita vincitrice da una guerra di cui era stata vittima aggredita e nella quale aveva resistito nonostante un numero di vittime senza precedenti nella storia. Una Unione Sovietica con la quale allora il PCI orgogliosamente si identificava. Fatto sta che anche a Cremona (e più che in molte altre province della Lombardia) il partito comunista conosce una crescita impetuosa. Dai 120-150 temerari iscritti clandestini del luglio 1943 si passa ai circa 15.000 iscritti rappresentati dai delegati del congresso provinciale tenutosi nell’ottobre 1945 al Filodrammatici. Ognuno di essi aveva compilato e sottoscritto una adesione con la quale accettava il programma del partito e si impegnava a sostenerlo con l’attività, le quote, le norme disciplinari decise nel Congresso (molti di questi fogli sono ancora conservati con altre carte del PCI locale depositate nell’archivio della Camera del Lavoro). Continua »

ANPI, ARCI, CGIL: appello per il 4 dicembre

Alle cittadine e ai cittadini raccomandiamo un voto consapevole e responsabile.
Non si tratta di una legge ordinaria ma della Costituzione, la nostra Carta fondamentale.
Modifiche sbagliate e destinate a non funzionare, così come lo stravolgimento del sistema ideato dai Costituenti, avrebbero effetti imprevedibili e disastrosi per l’equilibrio dei poteri, per la rappresentanza, per l’esercizio della sovranità popolare, in sostanza per la stessa democrazia, che invece va rafforzata, potenziata e difesa con la piena attuazione della Costituzione repubblicana.
Consapevolmente e responsabilmente, votate NO.

Carlo Smuraglia – Presidente nazionale ANPI
Susanna Camusso – Segretaria generale CGIL
Francesca Chiavacci – Presidente nazionale ARCI