Le resistenti

Venerdì 5 aprile al Circolo Signorini – Via Castelleone 7, nell’ambito di Liberarci 2013, in collaborazione con l’Anpi di Cremona:
Donne protagoniste – dalla Resistenza alla democrazia, Debora Migliucci, Direttrice dell’Archivio del Lavoro CGIL di Milano.
Con contributi di Giuseppe Azzoni ed Ennio Serventi, ANPI Cremona.
A seguire canti popolari con Simona Maffini, Roberta Mozzi e Maurizio Corda.
Sono inoltre esposte le fotografie della mostra itinerante di Paolo Bona, Donne partigiane.

Pubblichiamo gli appunti per l’intervento di Giuseppe Azzoni.

Si riportano di seguito i nominativi contenuti nel Registro del Distretto Militare di Cremona con l’elenco delle donne riconosciute con la qualifica di “ partigiana combattente” o “patriota”
L’elenco reca l’intestazione Ruolo matricolare del distretto militare. Partigiane e patriote. Ruolo impiantato a norma circ. 40040/11/16/T in data 31.3.1952.
A mano, per tutti i nomi di questo elenco, qui è scritto “in territorio metropolitano contro i tedeschi”.
Io ho organizzato l’elenco per cognome e nome, seguito da anno e comune di nascita – formazione di appartenenza – periodo riconosciuto. Ho messo l’annotazione di “Patriota” dove è così segnato, per il resto vale sempre quella di “Partigiana combattente” che quindi non ho ripetuto.

Giuseppe Azzoni

Arisi Stefania (nessuna annotazione)

Bellingeri Serafina – 1917 Torre Pic. – Div. Cisalpina FFVV – 1944-45.

Bonali Angela (nessuna annotazione)

Bonsignori Cecilia – 1901 Vailate – Giustizia e Libertà – 1943-45

Bonvini Carmela – 1921 Corte Cortesi – Formaz. Autonome – 1944-45

Boschiroli Cleonice, Caduta – 1904 Crema – SAP Ghinaglia – 1945

Boschiroli Cleonice cadde negli scontri avvenuti il 26 aprile ’45 con il passaggio in Crema di una colonna di SS.

Boselli Margherita – 1905 Soresina – B.ta Ghinaglia – 1944-45

Brianzi Clelia, Patriota – 1878 – Ghinaglia – 1944-45

Brignoli Lina, Patriota – 1925 Castelleone – Ghinaglia 1944-45

Cavalli Bianca – 1924 Binanuova – 2 Div. Garibaldi – 1944-45

Carnevali Giovanna – 1923 Ponteterra MN – 1 Garibaldi – 1944-45

Cigarini Giulia – 1917 Brindisi – 1 Garibaldi – 1943-45

Digiuni Anna – 1906 Cremona – Ghidetti – 1944-45

Favalli Emilia, Patriota – 1917 Pessina Cr – Cisalpina FFVV – 1944-45

Federici Chiara – 1928 Fossacaprara – 1 Garibaldi – 1943-45 (con qualifica pari a sottotenente)

Fioni Blandina Lucia – 1896 Dosimo – 5 Div Garibaldi 75 B.ta – 1944-45 (Croce al merito di guerra)

Folicaldi Iris (nessuna annotazione)

Ghignatti Angela, Patriota – 1914 Annicco – Ghinaglia – 1944-45

Ghisolfi Emma – 1910 Sesto Cr – 13 Ghidetti “Isolata Lario” Crema – 1943-45

Granata Rita – 1917 Cremona – B.ta Autonoma e FFVV – 1943-45

Lanzi Artemisia, Patriota – 1922 Ricengo – 196 Garibaldi – 1944-45

Leoni Elvira – 1924 Crotta Adda – Matteotti (anche in carcere) – 1943-45

Leoni Gianna – 1922 Crotta Adda –  Matteotti (anche in carcere) – 1943-45

Mainardi Silvana, Patriota – 1926 Ghinaglia – 1944-45

Manfredi Giovanna – 1923 Cremona – 2° Garibaldi – 1944-45 (Croce al merito di guerra)

Menghini Pacifica Zelira, Decorata Medaglia d’argento VM – Iscritta nel DM di Vicenza

Monteverdi Elsa – 1924 Cremona – 4 SAP Garibaldi – 1944-45 (con qualifica di capogruppo pari a sergente)

Marmo Trinidat, Patriota – 1916 Spagna – Ghinaglia – 1944-45

Nazzari Angela Adelina, Patriota – 1895 Solarolo Monasterolo – 4 SAP Garibaldi – 1944-45

Penna Cleofe, Patriota – 1912 Crotta Adda – Ghinaglia – 1944-45

Paroni Teresa – 1892 Casalbellotto – 1 Garibaldi – 1943-45

Petazzini Eva – 1903 Casalmaggiore – 1 Garibaldi – 1943-45

Polenghi Egle – 1920 S. Daniele Po – 1 Matteotti – 1944-45

Puerari Severina – 1919 Corte de Frati – 2 Garibaldi, caponucleo (sergente)- 1944-45

Radini Sanvito Carla – 1920 Tarcento – FFVV – 1944-45

Ramponi Regina – 1901 Viadana – 1 Garibaldi, caponucleo (sergente) – 1943-45 (Croce al merito di guerra)

Ramponi Regina, era il tramite con la Resistenza in formazione a Parma, vi indirizzò il gruppo di giovani casalesi che seguivano Giovanni Favagrossa (che cadrà nei giorni della Liberazione). Essi saranno protagonisti ad Osacca (PR) di uno dei primissimi scontri a fuoco, dicembre 1943, della Resistenza. Sospettata fu arrestata nel ’44 ed interrogata dall’UPI di Parma con torture e sevizie. Non solo non parlò ma riuscì ad apparire “innocente” ed a tornare in libertà. Al che l’UPI di Cremona espresse lagnanze e critiche in una nota a firma del capo, Milanesi, dove si scrive che la maestra Ramponi è elemento tanto pericoloso che “dovrebbe già essere stato tolto non soltanto dall’insegnamento ma addirittura dalla circolazione”.

Ribolzi Luigina – 1896 Crema – B.ta SAP (Garibaldi) – 1945

Riviera Giuseppina, Patriota – 1896 Casalmaggiore – 1 Garibaldi – 1943-45

Rossi Severina – 1920 Soresina – 3 B.ta Matteotti – 1944-45

Rossi Severina è una delle più importanti figure della Resistenza di Soresina. Punto di riferimento per indirizzare e nascondere giovani renitenti, casa sua era anche deposito logistico per i partigiani locali. Per poco non vi vennero trovate armi durante un rastrellamento. Fu arrestata e trasferita nel carcere di Bergamo con importanti dirigenti della Resistenza cremonese, interrogata con le sevizie allora in uso non parlò. Proprio nei giorni della Liberazione riuscì a fuggire con i compagni cremonesi approfittando dello scompiglio provocato da un bombardamento oltre che dal disordine del momento. Nel dopoguerra fu presidente dell’ANPI di Soresina.

Salvagnini Ada – 1923 Mestre – iscritta nel ruolo del DM di Napoli

È annotata nelle carte del DM di Cremona in quanto era qui come dirigente politica del PCI e sindacale CGIL (tessili – filande) sin dai giorni immediatamente successivi alla Liberazione. Combattè, con ruoli importanti, in Veneto. Qualche anno si trasferì a Napoli.

Scoglio Rosa, Patriota – 1923 Cremona – FLAIN Svizzera – 1944-45

Seniga Esterina, Patriota – 1923 Volongo – 2 B.ta SAP Garibaldi – 1944-45

Seniga Silvia – 1912 Volongo – B.ta 2 Garibaldi – 1944-45

Spotti Rosa – 1897 Casalmaggiore – 1 Garibaldi 1943-45

Susani Attilia, Patriota – 1924 Cremona – 2 Garibaldi – 1944-45

Talamazzi Flavia – 1923 Casalmaggiore – Formaz. Autonoma nel ’43; Garibaldi nel 1944-45

Toninelli Gabriella, Patriota – 1926 Cremona – 4 SAP Ghidetti – 1944-45

Tortiroli Elvina, Patriota – 1908 Cremona – Rosselli 1944-45

Tricotti Francesca, Caduta – 1925 Grontardo – SAP Ghinaglia – 1945

Cadde per fuoco tedesco a Levata di Grontardo il 27 aprile.

Vecchio Stella – 1921 Milano – Delegazione Garibaldi – 1944-45 (Croce al merito di guerra)

Stellina Vecchio è annotata qui perché opera a Cremona subito dopo la Liberazione, con il marito Alessandro Vaia segretario della federazione comunista. Sarà deputata nella legislatura 1948-53.

Zappa Bice, Patriota – 1901 Cremona – Ghinaglia – 1944-45

È anche annotato: Biselli Maria – 1900 – Non riconosciuta (per mancanza requisiti previsti nella circolare). Ma al di là dei requisiti burocratici è figura fondamentale dell’antifascismo e della lotta di liberazione nella città di Cremona. Sorella di Piero, segretario del PCI clandestino degli anni ’20 poi confinato, sarà punto di riferimento tale che nella sua casa sarà nascosto Giuseppe Gaeta, mandato dal centro del PCI a dirigere il partito di Cremona nella fase finale della guerra. Anche Rinaldo Bottoni, mantovano che comanderà per il CVL la piazza di Crema, vi passa un periodo in clandestinità. Di lei scrivono Danilo Montaldi e Franco Dolci.

Non risultano nel suddetto elenco (forse perché non è stata inoltrata alcuna domanda, per alcune di loro) le seguenti donne cremonesi cadute:

Sacchi Edda, fu uccisa il 9 settembre 1943 durante l’occupazione tedesca della città.

Boselli Rosa. Il suo nome è inciso sulla lapide che a Pozzaglio reca “caduti civili”, caduta il 27.4.45

Cantaluppi Prassede. Resistente uccisa nell’eccidio perpetrato dai tedeschi a Spino d’Adda il 27 aprile 45.

Ruffini Carolina, “caduta civile”, colpita da proiettile dei tedeschi in ritirata che attraversavano Pescarolo il 27 aprile 45.

Mignotti Rosa e Ghinaglia Maria ed Alessandra sono vittime della esplosione di un deposito di armi tedesco in una cascina di Castelverde, fatto saltare dai tedeschi in ritirata.

I loro nomi sono riportati con brevi annotazioni nel volume “Pietre della memoria” pubblicato da ANPI e ANPC nel 2010.

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